Sempre più vicina la resistenza dei broiler alle malattie

Secondo una ricerca dell’Università di Wageningen pubblicata nell’edizione di marzo della rivista Vaccine, i broiler selezionati per livelli più alti di anticorpi naturali hanno una risposta immunitaria più alta.

Oltre a dare un’idea dei possibili meccanismi di questi anticorpi naturali nella resistenza generale alle malattie, in particolare nei confronti dei batteri, questa scoperta permette una più attenta selezione dei broiler con una maggiore resistenza alle malattie. Questo a sua volta ha il potenziale di ridurre l’uso degli antibiotici, portando ad un maggiore benessere negli animali.

Lo studio si è concentrato su una migliore comprensione della protezione generale degli anticorpi naturali. Alcune galline ovaiole della Hendrix Genetics, sono state selezionate, per un periodo di due generazioni, in relazione ai livelli di anticorpi naturali (alti o bassi). Le ovaiole della seconda generazione sono state vaccinate con uno di tre diversi vaccini.

Tom Berghof, che ha guidato il team di ricerca, ha spiegato di aver “usato vaccini che provocano risposte immunitarie diverse: una diretta contro i batteri, una contro i virus e una specifica per la nostra selezione su anticorpi naturali“. Le ovaiole con alti livelli di anticorpi naturali avevano, rispetto a quelle con bassi livelli, una migliore risposta anticorpale contro il vaccino batterico, ma non contro gli altri due vaccini. “Questo suggerisce che gli animali con anticorpi naturali più alti potrebbero avere una migliore protezione contro le malattie batteriche“.

Lo studio offre una prospettiva interessante per la selezione polli in base ai livelli di anticorpi naturali al fine di migliorare la resistenza generale alle malattie, in particolare nei confronti dei batteri. “Ma prima vogliamo conoscere più cose sulla selezione degli anticorpi naturali, quindi continueremo la selezione per almeno un altro paio di generazioni. Inoltre, studieremo se le linee rispondono anche in modo diverso ai veri agenti patogeni batterici e se differiscono in altre forme di protezione contro, ad esempio, i virus“.

La ricerca potrebbe portare a polli con una maggiore resistenza alle malattie in generale, e quindi comportare un minore uso di antibiotici, minori perdite economiche per gli allevatori e un maggiore livello di benessere per gli animali. La ricerca, finanziata dalla Netherlands Organisation for Scientific Research, fa parte del programma di ricerca ” Divergent selection for natural antibodies in poultry“.

Fonte Poultry World

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