Misure di biosicurezza e nuovi vaccini per combattere la diffusione dell’influenza aviaria

L’influenza aviaria è causata da un virus che infetta gli uccelli e causa sintomi simili a quelli dell’influenza umana: tosse, starnuti, temperature elevate e perdita di appetito. Gli avicoli infetti possono presentare anche diarrea, un minor tasso di deposizione delle uova. Nel caso in cui il ceppo sia altamente patogeno l’influenza aviaria può causare la morte degli animali la morte.

I ceppi altamente patogeni sono particolarmente preoccupanti perché possono essere trasportati anche su lunghe distanze dagli uccelli migratori selvatici e possono infettare il pollame domestico attraverso il contatto diretto o escrementi contaminati. Le misure di biosicurezza adottate in caso di focolai, come per esempio la zona di protezione, la riduzione al minimo del movimento degli animali e una giusta distanza dalla fauna selvatica e dagli uccelli acquatici selvatici, sono quindi essenziali per prevenire la continua diffusione della malattia.

Nigel Gibbens, Chief Veterinary Officer del Regno Unito, ha dichiarato: “Sia che detenga pochi o tanti avicoli ogni allevatore è legalmente obbligato a soddisfare i requisiti di biosicurezza. Il principale interesse è quello dell’allevatore stesso che deve preservare i suoi animali da un virus altamente infettivo“.

Sebbene le misure di biosicurezza siano vitali per la proteggere gli animali, devono essere applicati anche altri metodi per prevenire e controllare l’influenza aviaria, soprattutto se è necessario contenere le possibilità di diffusione del virus. Diversi gruppi di ricerca del Pirbright Institute stanno applicando una serie di approcci diversi per capire, prevenire, rilevare e controllare i virus influenzali: non ultimi nuovi vaccini e nuovi metodi diagnostici.

Le ricerche sono focalizzate sui modi in cui si evolvono i ceppi dell’influenza aviaria, come si adattano, come infettano e come superano l’immunità vaccinale del pollame. Comprendere tutti questi elementi può aiutare a identificare quali ceppi influenzali potrebbero potenzialmente causare future pandemie, a riconoscere nuovi bersagli per i vaccini e aiutare lo sviluppo di test in grado di rilevare l’influenza in modo rapido ed efficace.
Gli scienziati del gruppo Avian Immunology per esempio stanno lavorando per capire come reagisce il sistema immunitario del pollo alle infezioni e alla vaccinazione, e hanno recentemente scoperto un nuovo tipo di cellula immunitaria del pollo che risponde rapidamente all’influenza.

Fonte Zootecnica International

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