La UE vieta l’importazione di carne avicola da 20 impianti brasiliani

L’Unione europea ha deciso di vietare l’importazione di carne proveniente da 20 stabilimenti brasiliani, lamentando preoccupazioni in merito al controllo sanitario.

La decisione riguarda principalmente le carni di pollame ed è stata presa dai paesi membri dell’UE. La portavoce della Commissione europea Anca Paduraru ha detto che il divieto entrerà in vigore subito dopo la sua pubblicazione ufficiale.

Il Brasile è il principale esportatore di carne di pollame al mondo, e il suo Ministero dell’agricoltura aveva in qualche modo cercato di anticipare la decisione europea sospendendo volontariamente le sue esportazioni. Il governo brasiliano ha dichiarato che presenterà una denuncia alla World Trade Organization.

L’ABPA, l’organizzazione brasiliana per le proteine animali, stima che la decisione Ue avrà impatto sul 30% delle esportazioni di carne di pollame brasiliana in Europa e che le aziende non coinvolte nel bando potrebbero colmare questo deficit.

Il ministro brasiliano Blairo Maggi ha cercare di arginare le preoccupazioni dell’UE riguardo alle misure igieniche adottate negli stabilimenti brasiliani per la produzione di prodotti avicoli. Tuttavia ha riconosciuto che i suoi sforzi non hanno avuto il successo sperato, ma ha accusato l’UE di utilizzare le condizioni sanitarie come pretesto per bloccare ingiustamente le esportazioni brasiliane.

Uno degli impianti coinvolti nella decisione appartiene all’importante azienda di trasformazione BRF, ma sia il Ministero dell’agricoltura che l’ABPA hanno rifiutato di fornire il nome degli altri stabilimenti coinvolti dato che la decisione non è ancora stata resa pubblica.

BRF è sotto inchiesta per aver cercato di eludere i controlli di sicurezza alimentare ma, come già affermato dai vertici, l’azienda è pronta a collaborare all’inchiesta e a rispettare tutti gli standard brasiliani e internazionali.

Fonte El Sito Avicola

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