La relazione sul piano nazionale per il controllo degli additivi alimentari

Il Ministero della salute ha pubblicato la Relazione riguardante il controllo ufficiale degli additivi  alimentari (AA) tal quali e nei prodotti alimentari. Il 2016 è stato il secondo anno di attuazione del Piano Nazionale 2015 – 2018 riguardante il controllo ufficiale degli Additivi Alimentari (AA). Il Piano prevede il controllo dell’utilizzo degli AA nelle produzioni alimentari ed il controllo dei requisiti di purezza degli AA ai sensi del regolamento (UE) n. 231/2012. Quest’ultima linea di attività, facoltativa per le Regioni/Province Autonome (PA) nel primo anno di attuazione del Piano (2015), è diventata obbligatoria nel 2016, unitamente all’obbligo di utilizzare la piattaforma NSIS – VIG per la trasmissione dei dati del controllo da parte dei laboratori.

Dalla relazione si evince che tutte le Regioni/PA hanno adottato il Piano a livello territoriale attraverso piani regionali specifici o mediante
indirizzi operativi inseriti nel contesto dei piani regionali integrati; inoltre risultano ampiamente rappresentate sul sistema NSIS con i propri dati.

Dalla comparazione dei dati inseriti nel sistema NSIS con quelli riportati nelle singole relazioni di rendicontazione pervenute sono state evidenziate alcune discrepanze riguardanti il numero di campioni e di analisi effettivamente svolti. Emerge pertanto una criticità correlata alle modalità di inserimento del dato nel sistema NSIS che si traduce in una sottostima delle attività.

Nel 2016 sono stati analizzati complessivamente 4.428 campioni, tra prodotti alimentari ed additivi tal quali, per un totale di 12.834 determinazioni analitiche.

Le analisi sugli AA nei prodotti alimentari risultano suddivise per categorie funzionali come segue: 60% sui conservanti (di cui il 30% su solfiti, il 15% su nitriti e nitrati e il 15% su acido sorbico); 21% sui coloranti; 8 % sui coloranti non autorizzati; 3% su agenti umidificanti; 2% su antiossidanti; 2% su acidificanti; 4% su edulcoranti.

La categoria alimentare maggiormente analizzata è costituita dalle carni, seguita dalle bevande, dai prodotti ittici, dai prodotti da forno e dai prodotti ortofrutticoli; la categoria meno rappresentata risulta essere quella dei dessert. Sulla carne sono stati analizzati i solfiti e ai nitrati/nitriti.

Tra i conservanti i solfiti risultano essere gli additivi alimentari maggiormente analizzati, in particolare nelle categorie alimentari: preparazioni di carni (28%); Vino (17%); Molluschi, crostacei non trasformati (10%); Ortofrutticoli essiccati (6%); Pesce, prodotti della pesca trasformati (5%).

Tra gli altri conservanti i nitrati e nitriti sono stati ricercati prevalentemente in: Preparazioni di carni (39%); Prodotti a base di carne non sottoposti a trattamento termico (24%); Prodotti a base di carne sottoposti a trattamento termico (10%)

Nel 2016 su 4.299 campioni di AA in prodotti alimentari, sono state riscontrate 57 non conformità corrispondenti all’1,3% dei campioni analizzati; su 129 campioni per i requisiti di purezza su AA tal quali è stata riscontrata 1 NC corrispondente allo 0,7% dei campioni analizzati.

Fonte Ministero della salute

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