La posizione formale dell’industria internazionale delle uova sulla resistenza antimicrobica

Nel corso della Global Leadership Conference dell’International Egg Commission che si è tenuta a Kyoto dal 9 al 13 settembre l’industria delle uova di tutto il mondo ha approvato formalmente una posizione sull’uso degli antimicrobici.

L’International Egg Commission e i suoi membri sostengono e promuoveranno l’uso responsabile di tutti gli antimicrobici per consentire una produzione di uova sicura a lungo termine, salvaguardando la disponibilità delle uova e dei prodotti a base di uova per i consumatori del mondo.

L’IEC continuerà a sostenere la condivisione della conoscenza delle misure di biosicurezza e delle buone pratiche agricole che rimangono gli strumenti principali per la prevenzione delle malattie.

L’International Egg Commission accetta che la resistenza antimicrobica (AMR), sia negli esseri umani che negli animali, è una questione di interesse globale; pur riconoscendo che l’industria delle galline ovaiole è un utilizzatore limitato di antimicrobici, conferma che questo non elimina la necessità di un’azione coordinata con altre industrie di prodotti animali e organismi rappresentativi della medicina umana, come sancito dall’approccio One Health promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità, la FAO e l’Organizzazione per la salute animale-OIE.

L’IEC incoraggerà l’industria delle galline ovaiole a ridurre l’uso di antimicrobici, in particolare quelli per i quali la resistenza potrebbe rappresentare il maggior rischio per la salute animale e umana;  ritiene che la salute e il benessere degli animali debbano rimanere di primaria importanza e che l’assistenza possa includere l’uso responsabile dei giusti antimicrobici.

IEC ritiene che tutti i produttori debbano essere messi al corrente delle attuali conoscenze in materia di resistenza antimicrobica e poter accedere a nuove conoscenze man mano che vengono rese disponibili. La Commissione si sforzerà affinché queste conoscenze siano disponibili nel modo più ampio e stimolerà governi e organizzazioni a tenere registri sull’uso degli antimicrobici. Questi inoltre dovrebbero essere usati solo sotto controllo veterinario e in conformità alle normative nazionali.

Non supporterà invece l’utilizzo dei cosiddetti antimicrobici di importanza critica per la salute umana mentre promuoverà e prenderà nota delle raccomandazioni formulate dall’OIE, dall’OMS e dalla FAO sull’argomento.

L’IEC infine riconosce che l’analisi del rischio è lo strumento migliore per determinare il rapporto rischi/benefici degli antimicrobici e delle loro condizioni d’uso e ritiene che sia necessaria una ricerca scientifica finalizzata allo sviluppo, al trasferimento e al controllo della resistenza antimicrobica nella catena di produzione e sul potenziale impatto per la salute e il benessere degli animali, la sicurezza alimentare, la salute pubblica e la medicina umana.

Fonte International Egg Commission

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