La gestione nutrizionale dell’enterite necrotica e della coccidiosi

La decisione di non utilizzare agenti antibiotici per combattere i batteri e i protozoi, può aumentare negli avicoli l’incidenza dei problemi di salute intestinale. L’enterite necrotica, problema multifattoriale basato sulla produzione di tossine da parte di popolazioni intestinali incontrollate di Clostridia, è diventato un problema perenne nella maggior parte delle aziende di allevamento di broiler. Lo stesso si può dire delle infezioni da coccidi che, se non fosse più possibile utilizzare gli ionofori, resterebbero senza un agente preventivo.

In questi casi, la gestione della malattia rimane l’unico rimedio a un problema che attualmente non ha una soluzione adeguata. Ma in questi casi la nutrizione può svolgere, sebbene in maniera parziale, un ruolo importante; ma è necessario sottolineare che la nutrizione non può essere l’unica strategia di intervento.

Un nuovo approccio sulla gestione nutrizionale dei problemi di salute intestinale perenne, tende a sostenere l’epitelio intestinale per recuperare rapidamente dopo l’insorgenza iniziale di queste malattie, che sono spesso acute e dannose per l’intestino. Per raggiungere questo obiettivo, si ritiene che per promuovere la rigenerazione della parete cellulare dell’intestino possano essere usati a concentrazioni elevate gli aminoacidi trofici come la glutammina. A supporto ci sono prove consistenti derivanti da studi effettuati su suini e umani.

Altri amminoacidi trofici comprendono treonina e arginina, quest’ultima di particolare interesse per il pollame. In ogni caso, questo nuovo approccio alla gestione nutrizionale dei problemi di salute dell’intestino richiede una rivalutazione dei requisiti degli amminoacidi tradizionali.

Sull’argomento è stata appena pubblicata su Poultry Science una recensione di Bortoluzzi, Rochell e Applegate accessibile tramite questo link.

Fonte WattAgNet

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