Il mercato indonesiano delle proteine animali

Quello dell’Indonesia è il mercato delle proteine animali più grande del Sud-est asiatico, e vanta promettenti prospettive di crescita. Ma secondo Rabobank per poter crescere, i produttori indonesiani devono superare alcuni problemi critici: investire nella giusta catena del valore, verificare e superare i potenziali impatti derivanti dall’adeguamento delle conclusioni dell’OMC, diventare conformi alle politiche internazionali.

Le cifre di Rabobank dimostrano che entro il 2022 l’Indonesia dovrà fornire 4.2 milioni di tonnellate di carne di pollo, vale a dire 1,1 milioni di tonnellate in più rispetto ai 3,1 milioni di tonnellate di quest’anno. La fornitura annuale delle carni bovine dovrà invece arrivare a 914.000 tonnellate rispetto alle 809.000 tonnellate di quest’anno, e le importazioni sembrano al momento l’unica soluzione.

L’aumento della produzione dovrà avvenire senza l’aiuto di promotori della crescita, che saranno ufficialmente vietati dal 1 gennaio 2018, mentre sarà ancora consentito l’uso di antibiotici per scopi terapeutici, mantenendo tuttavia una sospensione di 7 giorni e la supervisione di un veterinario. Secondo quanto riporta Rabobank l’Indonesia potrà imparare molto dall’esperienza della Thailandia, un paese che ha bandito questo genere di antibiotici nel 2012, e che da tempo, ricordiamo sono vietati in tutta Europa.

Anche i fornitori di mangimi del paese dovranno riformulare i loro prodotti, e la loro efficacia deve ancora essere testata negli allevamenti all’aperto, dove gli attuali tassi di mortalità possono raggiungere il 7-8%, rispetto al 2-4% degli allevamenti al chiuso. Il paese tuttavia si sta adeguando velocemente, visto che molti mangimifici hanno iniziato ad utilizzare prodotti che possono sostituire i promotori della crescita: probiotici, acidi grassi a catena corta e prebiotici.

Fonte All About Feed

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