Il Giappone affronta un’epidemia di influenza aviaria

A seguito della scoperta nell’ovest del paese di un’epidemia di influenza aviaria altamente patogena, ceppo H5N6, le autorità giapponesi hanno dovuto abbattere 92.000 polli. L’epidemia è stata confermata in una fattoria nell’area di Sanuki, nella prefettura di Kagawa, ed è stata confermata dai test preliminari. Le autorità hanno agito rapidamente imponendo la restrizione ai movimenti di uova e pollame in un raggio di 3 km dal sito infetto; anche gli allevamenti presenti in un raggio di 10 km non potranno trasportare animali e uova fuori dalla zona.

Si tratta del primo caso registrato in Giappone da marzo: l’ultimo focolaio registrato, ceppo H5N6, che risale a novembre 2016, ha portato all’abbattimento di 1,67 milioni di polli. A seguito dell’individuazione del focolaio è stata convocata una riunione ministeriale: il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha incaricato il Ministero dell’agricoltura  giapponese (MAFF) e altre agenzie governative competenti di allertare allevatori avicolli ed adottare misure tempestive per prevenire la diffusione dei virus .

Nei giorni scorsi anche la Corea del Sud ha riportato un’altra epidemia di H5N6, che ha colpito un allevamento commerciale di anatre della provincia di South Jeolla. Nella notifica dell’OIE si parla di 10 capi morti e i rimanenti 16.500, suscettibili di contrarre il virus, sono stati abbattuti.

Il ceppo H5N6 è stato anche segnalato dal DEFRA, il  Dipartimento britannico per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali: 3 cigni muti sono stati trovati morti in una zona naturale nella contea meridionale del Dorset. Il Defra ha sottolineato che è la priva volta che questo ceppo viene identificato nel Regno Unito.

Il ceppo è stato segnalato anche nei Paesi Bassi e la Germania, ha riportato il suo primo caso in un’anatra selvatica.

Fonte Poultry World

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