I robot cognitivi fanno la differenza nel settore del pollame

L’Università di Wageningen ha ottenuto un finanziamento pari a 3 milioni di euro per sviluppare robot cognitivi da applicare ad una tecnologia agroalimentare flessibile, e che potrebbe fare la vera differenza nel settore delle carni di pollame.

Il programma, chiamato FlexCraft, uno dei sei a condividere i finanziamenti del governo olandese, è stato ideato per risolvere il problema delle grandi variazioni di forma, dimensioni e morbidezza dei prodotti agro-alimentari e delle diverse condizioni ambientali.

Eldert van Henten, che guida il team di ricerca parte dal presupposto che “la produzione alimentare deve essere il più possibile igienica, efficiente e sostenibile. Inoltre, sempre meno persone sono disposte a svolgere lavori noiosi e pesanti in luoghi calde e umide o in impianti di trattamento refrigerati, in cui vengono lavorati prodotti come il pollo. I robot possono essere una soluzione, poiché non si stancano mai e funzionano bene a basse temperature”.

Per questo tipo di robot, vengono sviluppate “competenze generiche per la gestione di prodotti agro-alimentari con forme, dimensioni e consistenze divergenti. Tali azioni possono essere semplici per un essere umano, ma sono sfide difficili per un robot. Il robot deve capire che tipo di prodotti alimentari ha davanti, in che condizioni si trovano e come affrontarli e trattarli. I sensori raccolgono le informazioni e le aggiungono alla conoscenza di base del robot per creare un cosiddetto modello mondiale paragonabile alla conoscenza e all’esperienza che le persone costruiscono con il tempo”.

FlexCraft sta sviluppando una nuova robotica per la raccolta automatizzata di pomodori, la lavorazione e il confezionamento di prodotti a base di pollo e l’imballaggio di sacchetti di patatine e biscotti in scatole di diverse dimensioni.

Un investitore del programma è Marel Poultry, che ritiene che il progetto FlexCraft sia esattamente il tipo di ricerca necessario. Marel ha già il suo RoboBatcher che, come spiega l’azienda, segna una pietra miliare nell’automazione della lavorazione degli alimenti. Robobatcher produce fino a 300 filetti al minuto ed è applicabile ad una vasta gamma di vassoi in plastica e polistirolo.

Molti processi nella catena del valore del pollame richiedono tuttavia una tecnologia simil-robot, con capacità generiche ancora più avanzate nella percezione attiva, nella pianificazione, nel controllo, nella presa e nella manipolazione. Marel ritiene che FlexCraft abbia queste caratteristiche, in particolare perché uno dei suoi progetti si concentrerà sulla trasformazione della carne di pollame.

Fonte Poultry World

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