Dopo 26 anni in Giappone un caso di peste suina classica

Secondo un rapporto del Centro di informazione sulla salute suina, i maiali in una fattoria nella prefettura di Gifu sono risultati positivi alla peste suina classica (CSF): si tratta del primo caso dopo 26 anni.

Il rapporto arriva proprio nei giorni in cui la Cina sta lottando per contenere un diffuso focolaio di peste suina africana. Ma questo caso di CSF non è correlato, e i funzionari giapponesi hanno escluso la presenza di ASF nel paese.

Il focolaio è emerso nei giorni scorsi dopo la morte improvvisa di un maiale, seguita dal decesso di altri 80. I rimanenti 610 capi della fattoria sono stati abbattuti al fine di contenere l’epidemia e lo spopolamento è stato completato i pochi giorni. Il vettore che ha introdotto il virus è al momento sconosciuto e gli enti preposti stanno ancora indagando in tale senso. Nel frattempo sono state sospese le esportazioni di maiale giapponesi. La prefettura di Gifu non è un centro di produzione suinicola e si trova a 500 miglia dalla regione meridionale, la zona a maggiore densità del Giappone.

La CSF può influire sul commercio internazionale delle carni suine, ma clinicamente è considerato meno grave della peste suina africana. La classica è invece endemica in molti paesi, inclusa la Cina, e presenta diversi livelli di rischio. Per il suo controllo sono disponibili numerosi vaccini commerciali.

La CSF aveva colpito il Giappone nel lontano 1992 e nel 2007, Tokyo ha vietato l’uso della vaccinazione dichiarando che la malattia era stata sradicata.

Fonte The Meating Place

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