Allevamenti e ambiente, Italia all’avanguardia

Con 168 miliardi di euro generati ogni anno e occupazione per circa 30 milioni di persone, il settore zootecnico europeo è uno dei più importanti, non solo in ambito agricolo. Ma oltre agli effetti positivi in ambito economico e quindi sociale, gli ingenti investimenti degli ultimi anni per ridurre il suo impatto ambientale stanno dando buoni frutti.

Eppure, nonostante questi progressi, il settore continua essere oggetto di attacchi e fake news. La questione riguarda tutta l’Europa e presso il Parlamento europeo di Bruxelles si è tenuto l’incontro “Sustainable livestock production in Europe and consumer communication: myths, challenges and the way forward”, organizzato da EU40, la rete trasversale dei giovani parlamentari Ue. Tema dell’incontro: come portare il settore zootecnico europeo a comunicare in modo chiaro ed efficace ciò che di buono fa, a livello ambientale, economico e sociale, a un pubblico sempre più disorientato da estremismi e fake news.

Italia capofila con il Progetto Carni Sostenibili, a cui partecipa anche Unaitalia, unico esempio concreto in Europa di piattaforma comunicativa che, seguendo una logica di trasparenza pre-competitiva e basando i suoi contenuti su fonti rigorosamente scientifiche, sta contribuendo a riequilibrare le informazioni sulla produzione e il consumo di carne e proteine animali.

Trovare risposte a questi, oltre che “una voce comune” per il settore zootecnico, è stato lo scopo dell’evento, organizzato in collaborazione con Elanco, in cui si sono alternati al microfono soggetti provenienti da tutto il vecchio continente: membri del Parlamento e della Commissione europei, associazioni di categoria e think tank accademici: da AVEC la rappresentanza europea di tutto il settore avicolo, FEFAC e COPA-COGECA, ad Animal Health Europe e Animal Task Force.

Dall’Italia, Carni Sostenibili ha più di altri suscitato interesse e curiosità nei presenti in quanto esempio pratico (da imitare ed estendere al resto del continente) di risposta ai continui attacchi all’industria delle carni e dei salumi.

Rende molto orgogliosi vedere che un progetto italiano come quello di Carni Sostenibili è così all’avanguardia da essere preso come esempio da seguire nel contesto europeo”, afferma Andrea Bertaglio, giornalista ambientale che ha esposto ai presenti i risultati ottenuti dall’Associazione in termini di presenza sui media ed autore del libro “In difesa della carne” (ed. Lindau), appena uscito in libreria “Spero che questo incontro, in cui sono state messe in contatto realtà così affini pur se provenienti da Paesi diversi, possa contribuire a gettare le basi di una piattaforma come appunto Carni Sostenibili su scala europea”.

In effetti ce n’è un gran bisogno, “perché le informazioni che circolano su questo settore sono davvero sbilanciate verso un sensazionalismo che sta iniziando a creare danni seri”, aggiunge Bertaglio: “Da quelli alla salute di coloro che improvvisano diete prive di proteine animali, per sé e magari addirittura per i propri figli piccoli, a quelli all’ambiente, per quanto possa suonare strano. La tutela dei paesaggi e dei territori garantita dalle produzioni animali è infatti troppo spesso sottovalutata. Anche a livello economico ed occupazionale”.

Come hanno infatti ricordato durante lo stesso evento l’europarlamentare Franc Bogovic e il membro della Commissione europea Dermot Ryan, il settore zootecnico contribuisce in modo fondamentale all’economica dell’Unione genera ogni anno il 45% dell’attività agricola totale.

Per AVEC ha partecipato il Direttore Generale Birthe Steenberg, che ha presentato agli astanti esempi virtuosi di comunicazione del settore avicolo in Europa, tra cui la campagna “6 verità sul pollo” di Unaitalia.

Fonte Efa News e AVEC

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