Agroalimentare, scatta l’obbligo di indicare lo stabilimento in etichetta

Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 145  da giovedì 5 aprile scatta l’obbligo di indicare nell’etichetta degli alimenti, la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento.

In caso di inadempienza, scattano sanzioni che vanno da 2.000 a 15.000 euro, per la mancata indicazione della sede dello stabilimento o se non viene evidenziato quello effettivo nel caso l’impresa disponga di più impianti. “In quest’ultimo caso, è consentito indicare tutti gli stabilimenti purché quello effettivo sia evidenziato mediante punzonatura o altro segno identificativo, mentre nel caso di prodotti non destinati al consumatore finale ma alla ristorazione collettiva o all’azienda che effettua un’altra fase di lavorazione, ci si può limitare a indicare la sede dello stabilimento solo sui documenti commerciali di accompagnamento” ha spiegato Coldiretti.

Secondo l’associazione è però necessario un ulteriore passo avanti, ovvero l’indicazione obbligatoria in etichetta per tutti gli alimenti anche dell’origine degli ingredienti. Coldiretti afferma infatti che sia proprio l’origine dei cibi a determinare le scelte di acquisto del 96% dei consumatori.

Fonte EfaNews.eu

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