A cosa pensi se dico “biosicurezza”?

Anche se è un argomento di fondamentale importanza, molti produttori di pollame associano la biosicurezzaalla noia”. Questo almeno secondo Nathaniel Tablante, professore e veterinario avicolo al Virginia-Maryland College. Nel corso di un’intervista a Poultry Health Today ha infatti detto che “molta gente sembra stanca di sentire questa parola“,

Un debole sistema di biosicurezza può innescare la diffusione di malattie, che mettono a repentaglio il benessere degli animali, le prestazioni e la redditività. Secondo Tablante una delle chiavi per stimolare l’interesse nei confronti della biosicurezza è parlarne nel contesto più ampio della produzione avicola.

Dobbiamo parlare della biosicurezza in modo più interessante, più positivo, non semplicemente dettando criteri o linee guida” ha affermato.
Parlare di biosicurezza durante workshop o seminari può essere “divertente se il discorso è incorporato nel quadro più ampio della produzione: come farlo funzionare, come proteggere i nostri polli“.

Tablante ha ricordato che sono stati condotti molti studi che hanno dimostrato che, per risparmiare tempo, i lavoratori di alcune aziende sono approssimativi nell’applicare le misure di biosicurezza. In uno studio, un professore dell’Università di Guelph ha installato videocamere all’ingresso di alcuni allevamenti nel North Carolina per monitorare l’osservanza da parte dei lavoratori delle misure di biosicurezza. Il filmato ha mostrato che spesso sono state prese scorciatoie in modo da poter risparmiare tempo durante le visite in fattoria.

Come ogni altro, il virus dell’influenza , può nascondersi nelle fessure o sopravvivere nelle deiezioni. Anche le secrezioni nasali e orali degli animali infetti possono essere un volano per la trasmissione, perché si attaccano facilmente ai vestiti e alle scarpe. “Quindi, se si possono impressionare le persone che vanno nei campi, e che possono trasportare il virus attraverso le vetture o l’abbigliamento, allora è più facile che capiscano e apprezzino il valore delle misure di biosicurezza“.

Tablante ha anche fornito alcuni suggerimenti per aumentare la conformità della biosicurezza nelle aziende.
In primo luogo, assicurarsi che sia disponibile una fornitura costante di materiali sanitari, come i copriscarpe monouso e i disinfettanti per le mani. Ma è anche importante che tutte le persone che arrivano all’allevamento, dai lavoratori agli ispettori fino ai manutentori, sappiano dove sono conservati questi strumenti e ne abbiano libero accesso.

In secondo luogo è opportuno diffondere e stimolare a seguire le best practices. Alcuni produttori hanno incorporato con successo nella loro routine le misure di biosicurezza e sono quindi ottimi testimonial che possono stimolare gli altri allevatori ad applicarle. Ad esempio, all’ingresso di una fattoria che ha visitato, c’era una casella di posta contenente il modulo di accesso, rivestimenti per stivali monouso e disinfettanti per le mani. “Prima di entrare tutti dovevano indossare l’equipaggiamento protettivo. Se gli strumenti vengono forniti direttamente e sono facilmente accessibili allora è più facile che le persone li usino. Prima diventa una routine, e poi un’abitudine“.

Infine le regole devono essere semplici. Bisogna fare “in modo che le persone si conformino facilmente ed è importante che vengano addestrate e formate sulle regole. È sempre meglio, in ogni caso, evitare il gergo tecnico”.

Fonte The Poultry Site

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