Ministero della Salute: relazione su AMR, risultati positivi per il settore avicolo

E’ stata pubblicata dal Ministero della Salute la Relazione sulla resistenza agli antimicrobici (AMR) dei batteri zoonotici e commensali negli animali destinati alla produzione di alimenti e nelle carni derivate, relativa agli anni 2014-2021. La relazione, in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2022-2025, è frutto della collaborazione tra il Ministero della Salute e il Centro di Referenza Nazionale per l’Antibioticoresistenza e National Reference Laboratory for Antimicrobial Resistance (CRN-NRL-AR) dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana.

Le specie animali oggetto di studio includono polli da carne, tacchini da ingrasso, suini da ingrasso, e bovini al di sotto dei 12 mesi.

Il documento evidenzia i risultati positivi del settore avicolo in termini di:

  1. diminuzione complessiva della multi-resistenza e aumento della popolazione completamente suscettibile negli isolati di E. coli indicatore commensale provenienti da campioni di contenuto intestinale di polli da carne e tacchini;
  2. calo della prevalenza di E. coli ESBL/AmpC nei campioni analizzati negli ultimi anni. Questo declino è probabilmente attribuibile all’applicazione di principi di uso prudente degli antibiotici, con una riduzione complessiva delle dosi utilizzate durante la produzione;
  3. drastica riduzione dei livelli di resistenza alla colistina nel pollo da carne e nel tacchino da ingrasso; i dati del 2018 e del 2020, indicano un impegno dell’industria avicola nel ridurre l’uso di colistina durante i cicli produttivi.

Inoltre, il rapporto evidenzia l’aumento della prevalenza di S. Infantis negli animali e nell’uomo. Per tale sierotipo, nel 2020 la prevalenza con resistenza alle cefalosporine di terza generazione si attesta al 12,8%, simile al 2018 e statisticamente inferiore al 2016.

I dati provengono da analisi condotte su campioni rappresentativi (contenuto intestinale e carne fresca), prelevati da animali nati e cresciuti in Italia o, se nati all’estero, che abbiano trascorso almeno il 50% della vita in Italia. In attuazione al Piano AMR, la strategia di campionamento viene effettuata su campioni di contenuto intestinale raccolti in fase di macellazione mentre i campioni di carne fresca refrigerata vengono prelevati nella fase di distribuzione al dettaglio.

La relazione si focalizza su batteri come:

  • E. coli indicatore commensale;
  • E. coli produttori di beta-lattamasi ad ampio spettro (ESBL/AmpC) e produttori di carbapenemasi;
  • Salmonella spp.;
  • Campylobacter spp.

Consulta il report qui.

Fonte: Ministero della Salute

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