L’Australia dice no alle uova provenienti da allevamenti con gabbie convenzionali

Un comitato indipendente di esperti ha sviluppato una bozza degli Standard e delle Linee guida per il Benessere degli Animali Australiani per vietare l’allevamento delle galline in gabbia convenzionale entro il 2036.

Le nuove linee guida sono state presentate nel giugno 2021 al senatore Scott Ryan, presidente del Senato, da Anne Ruston, senatrice dell’Australia Meridionale. Il documento è una significativa iniziativa del governo per migliorare gli standard di benessere degli animali in tutti gli stati e territori australiani. Dopo l’approvazione, sarà responsabilità specifica del dipartimento dell’agricoltura statale creare regolamenti statali.

Le critiche da parte degli animalisti
Il progetto è stato criticato dai gruppi di animalisti per aver impiegato un decennio e mezzo per vietare l’allevamento delle galline in gabbia convenzionale. Jed Goodfellow, senior policy officer della RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), ha dichiarato: “L’Australia, al momento, è davvero in ritardo. È positivo, dunque, assistere finalmente a dei progressi”. Inoltre, ha affermato: “Possiamo produrre uova sicure, economiche e nutrienti senza confinare gli animali in gabbie piccole e sterili”. Il dottor Mehreen Faruri, senatore del Nuovo Galles del Sud, è un sostenitore dei nuovi standard di benessere degli animali. È d’accordo con l’RSPCA sulla quantità di tempo richiesta per effettuare il passaggio a modelli di allevamento diversi. “Sappiamo che la stragrande maggioranza delle persone ha mostrato interesse e preoccupazione per le galline tenute in condizioni così crudeli e disumane”, ha affermato.

Secondo l’Australian Egg Industry Overview, il Nuovo Galles del Sud produce gran parte delle uova australiane (33%), seguito dal Victoria (26%) e dal Queensland (25%).

L’aumento dei prezzi
È noto che le uova provenienti da allevamenti senza gabbie sono più costose delle altre a causa della manodopera e del mangime aggiuntivi richiesti. Pertanto, l’adozione delle nuove linee guida probabilmente causerà un aumento dei costi dei prodotti australiani contenenti uova. Di conseguenza, è possibile che i ristoranti commerciali preferiscano le uova provenienti da allevamenti con gabbie a causa del numero di uova utilizzate contemporaneamente e della differenza di prezzo. Alcune aziende australiane si sono già convertite all’utilizzo di uova provenienti da allevamenti senza gabbie, come McDonald’s, Premier Foods, Subway e Starbucks.

Fonte: Watt Poultry

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