Ismea, Rapporto sulla Gestione del Rischio in Agricoltura 2021. Focus sulle produzioni zootecniche

L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) ha pubblicato il Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura 2021.

Il Rapporto, realizzato in collaborazione con il Mipaaf nell’ambito del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale 2014-2020, riporta i numeri della campagna assicurativa agricola 2020.

I dati delle assicurazioni agricole 2020, relativamente alle sole garanzie sussidiate con un contributo pubblico fino al 70% del premio, evidenziano, dopo tre anni consecutivi di forte crescita, il consolidamento del mercato agevolato, che in questa annualità ha fatto registrare valori assicurati sostanzialmente analoghi a quelli della precedente campagna.

Valutando complessivamente le garanzie a copertura dei danni causati da eventi atmosferici e sanitari, relativamente ai comparti delle coltivazioni vegetali, delle strutture aziendali e delle produzioni zootecniche, emerge – sulla base dei dati preliminari delle compagnie assicurative elaborati da ISMEA – un valore assicurato totale di poco più di 8,5 miliardi di euro, in crescita su base annua dello 0,4%.

Nello specifico, nella campagna 2020, le polizze agevolate nel comparto zootecnico hanno registrato il valore assicurato più basso degli ultimi quattro anni (-2% rispetto al 2019 e -10% sul 2017). Nonostante la battuta di arresto, va comunque evidenziato come nell’ultimo decennio il mercato assicurativo relativo alle produzioni zootecniche sia più che raddoppiato, passando da 620 milioni di euro del 2011 a 1,3 miliardi del 2020.

Le assicurazioni zootecniche sono costituite principalmente da polizze a copertura dei costi di trasporto e smaltimento carcasse, segmento che rappresenta il 71% per numero di polizze e l’88% per valore dei premi. Seguono la garanzia “abbattimento forzoso”, a copertura della perdita totale o parziale del valore del capitale zootecnico dell’allevamento (consistenza dei capi), con il 16% delle polizze e il 5% dei premi, e la garanzia “mancato reddito” (14% delle polizze e 7% dei premi). Rispetto al 2019, nell’ultima campagna agevolata le riduzioni dei valori assicurati hanno riguardato unicamente la garanzia “abbattimento forzoso” (quasi il 19% in meno), mentre le altre due tipologie di copertura hanno evidenziato incrementi del 17,3% (costo di smaltimento) e del 7,6% (mancato reddito).

Le polizze a copertura dei costi di trasporto e smaltimento carcasse registrano la tariffa media annuale più elevata, pari al 3,82%, contro tassi dello 0,26% e dell’1,08% applicati dalle compagnie rispettivamente per le garanzie “abbattimento forzoso” e “mancato reddito”.

Analizzando la distribuzione delle polizze per tipologia di allevamento si riscontra come, nonostante la progressiva diffusione delle coperture agevolate anche tra gli allevatori dei comparti avicunicolo, bufalino, caprino e ovino, le quote di mercato mostrino un forte sbilanciamento verso i bovini da carne e da latte, espressione del 68% dei valori assicurati, mentre le altre tipologie di allevamento non superano, singolarmente, il 5%, ad eccezione dei suini, all’11% di quota, e degli avicoli da uova, al 10%. Anche i costi assicurativi mostrano una apprezzabile variabilità. Rispetto a una tariffa media nazionale del 2,03%, si osservano un valore minimo dell’1,23% per i bovini da latte e un tasso massimo del 6,45% per gli ovini da latte.

A livello territoriale, la campagna agevolata 2020 ha registrato adesioni in 18 regioni (14 nel 2019), ma con una forte concentrazione dei valori assicurati in Piemonte (39%) e Lombardia (31%). Significativa anche la dimensione del mercato in Emilia-Romagna (15%), mentre nel Mezzogiorno il primato va alla Sardegna con una quota di mercato del 6%. I costi regionali riflettono in gran parte l’entità del rischio assunto dalle compagnie in relazione agli allevamenti e alle garanzie: mentre in Sardegna e in Abruzzo la tariffa media annuale è pari rispettivamente al 5,68% e al 6,34%, nelle altre regioni è sempre inferiore al 4%, con le sole eccezioni di Marche (4,17%) e Toscana (4,09%).

Anche nel 2020, come nelle precedenti campagne agevolate, l’analisi dell’offerta assicurativa, analogamente a quanto osservato per le strutture aziendali, evidenzia nel comparto zootecnico una spiccata concentrazione dovuta alle peculiarità e alle complessità tecniche dei contratti assicurativi che caratterizzano questo comparto.

L’importanza del tema della gestione del rischio, a fronte degli eventi sempre più ricorrenti associati ai cambiamenti climatici, ha stimolato il dibattito anche in sede di riforma della PAC, evidenziando l’esigenza di affiancare al tradizionale sistema delle polizze agevolate, dati i limiti di capacità assuntiva, uno strumento innovativo costituito da un Fondo pubblico di mutualità circoscritto ai rischi catastrofali.

Fonte: Ismea

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