Report 2020 di Assalzoo: la sostenibilità della mangimistica

L’Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (Assalzoo) ha presentato, il 21 maggio, il Report Ambientale 2020 sugli impatti della produzione di alimenti per animali. I risultati dell’indagine raccolti nel documento mostrano che l’impatto dei mangimifici è limitato e sottolineano, dunque, i benefici che il comparto fornisce alla filiera.

La filiera zootecnica è finita spesso al centro delle critiche per l’impatto ambientale della sua produzione. I mangimisti sono l’anello di congiunzione tra la produzione agricola, quella zootecnica e la trasformazione industriale e forniscono un contributo di rilievo al miglioramento del profilo di sostenibilità del settore agro-zootecnico.

Un tratto che contraddistingue l’industria mangimistica è quello della circolarità: oltre all’ovvio vantaggio legato alla riduzione degli sprechi di alimenti, l’inserimento di ex prodotti alimentari nelle razioni dei mangimi permette una riduzione di emissioni di CO2 che dipende dal tipo di filiera zootecnica. Con il contenimento delle emissioni inquinanti e con l’alimentazione di precisione, l’economia circolare è una delle risorse su cui la filiera continuerà ad investire in futuro per rendere sempre più sostenibile l’agro-zootecnia.

In un contesto storico che vede l’ambiente al centro delle politiche comunitarie che con il Green Deal e la strategia Farm to Fork pongono obiettivi stringenti per l’Europa al 2050, Assalzoo intende valorizzare l’impegno del settore volto al raggiungimento di tali obiettivi. Sicurezza e salubrità, economia circolare, approvvigionamento e consegna a corto raggio, sviluppo di formule e di additivi per aumentare l’efficienza, limitare le perdite e ridurre gli impatti ambientali, approvvigionamenti responsabili, politiche per la riduzione e rimodulazione energetica, sono solo alcune delle best practice applicate dal settore che ha visto una profonda evoluzione sotto molti aspetti: efficienza della produzione, know-how sulle materie prime, conoscenza della fisiologia degli animali in allevamento. L’integrazione di tutti questi valori permette un’azione all’avanguardia nella riduzione dell’impatto ambientale della filiera zootecnica.

In Europa, ogni anno, si producono circa 160 milioni di tonnellate di mangime con un incremento medio annuo di circa il 2%. L’Italia registra una produzione industriale di circa 14 milioni di tonnellate annue di mangimi composti: 10 milioni di mangimi completi e circa 4 milioni di mangimi complementari, con una situazione sostanzialmente costante negli ultimi anni. Alla produzione nazionale, per garantire il fabbisogno del patrimonio zootecnico nazionale, vanno aggiunte 600 mila tonnellate di mangimi importati e circa 5 milioni di tonnellate prodotte dalle aziende zootecniche. Per quanto riguarda gli utilizzi, oltre il 40% dei mangimi va alle filiere avicole (polli da carne, galline ovaiole e tacchini) e un quarto alla filiera dei suini (25,5%) e dei bovini (23,7%).

Una delle criticità della produzione alimentare italiana, non solo mangimistica, è quella della scarsa disponibilità di materie prime che, dunque, devono essere importate. In Italia, questo fenomeno è strutturale per diverse cause. Una delle più evidenti è quella che risiede nei limiti “geografici” che rendono difficile avere a disposizione terre coltivabili per soddisfare i consumi nazionali e, cosa rilevante per la bilancia commerciale, per le produzioni di cibo destinato alle esportazioni.

Il rispetto per l’ambiente sarà indubbiamente una delle componenti fondamentali della crescita economica del mondo post Covid-19. Tutti i sistemi produttivi si stanno preparando a una fase di “Transizione Ecologica” che dovrà coniugare i 17 obiettivi dell’ONU per lo sviluppo sostenibile del prossimo futuro. Con questo manuale, Assalzoo non solo vuole evidenziare la strada già percorsa dalla mangimistica italiana in termini di contenimento degli impatti ambientali, ma anche tracciare le linee guida per la mangimistica delle “Future Generazioni”.

Fonte: https://www.ruminantia.it/wp-content/uploads/2021/05/Report_2020_Assalzoo.pdf

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