Piano residui 2019, per l’avicolo solo lo 0,04% di esiti non conformi

Sono stati pubblicati i dati del Piano Nazionale residui 2019 predisposto dal Ministero della salute e attuato a livello locale grazie alla collaborazione delle Autorità competenti regionali e locali, degli Istituti zooprofilattici sperimentali e dei Laboratori nazionali di riferimento. Il Piano analizza i prodotti di origine animale, nei quali vengono ricercate le sostanze farmacologicamente attive autorizzate nei medicinali veterinari, le sostanze vietate (come quelle ad effetto anabolizzante) e i contaminanti ambientali.

Nel 2019 sono stati prelevati in totale 35.400 campioni, di cui 31.705 in attuazione del Piano mirato, 2.353 in attuazione dell’Extrapiano e 1.342 prelevati su sospetto. I campioni risultati irregolari per la presenza di residui sono stati complessivamente 26, pari allo 0.1 % del totale dei campioni prelevati. Dei 26 campioni irregolari, 3 sono risultati non conformi per la presenza di residui appartenenti alla categoria A e 23 per la presenza di residui di sostanze della categoria B. Per quello che riguarda le non conformità riscontrate, l’andamento è in linea con il trend degli ultimi anni.

Queste le evidenze emerse dal Rapporto per il settore avicunicolo che confermano gli alti livelli di sicura alimentare della filiera italiana: per gli avicoli sono stati 6857 i campioni analizzati, dei quali 3 con esiti non conformi (0,04%), per le uova 273 i campioni analizzati, dei quali solo 1 con esito non conforme (0,07%) e per i conigli 373 i campioni, dei quali 2 con esito non conforme (0,5%).

Il Piano Nazionale Residui può essere scaricato a questo link: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2959_allegato.pdf

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