San Valentino a tavola, promosse le carni bianche

Oltre il 20% degli italiani festeggia San Valentino, due su tre con una romantica cena, a casa o al ristorante, come dimostrano i dati Confesercenti degli ultimi due anni. Per il giorno più romantico dell’anno è meglio un menù etnico o tradizionale, una cena informale o sofisticata? Per coloro che scelgono di organizzare una cena in casa, ecco tutti i consigli di Luca La Fauci, nutrizionista, e di Michele Spaccarotella, psicologo, psico-sessuologo e psicoterapeuta dell’Istituto Italiano Sessuologia Scientifica.

CENARE IN CASA? ECCO PERCHÉ POSSIEDE UNA MARCIA IN PIÙ

I festeggiamenti a casa si adattano bene ad ogni tipologia di coppia, come ci conferma il dott. Spaccarotella, psicologo: “La casa possiede sicuramente una marcia in più: rappresenta un luogo dove c’è maggiore intimità e ci si sente facilmente a proprio agio, senza lo stress dell’orario imposto dal locale prenotato. Inoltre è possibile gestire al meglio l’atmosfera: dalla musica preferita alla tavola, ad esempio utilizzando il “servizio buono” o accendendo delle candele che diano calore ed eleganza, o preparando piccole sorprese per il partner, come una mini caccia al tesoro regalo. Infine, anche il dopo cena può essere vissuto con comodità, spostandosi in un’altra parte dell’abitazione, e godersi lo spazio delle coccole e della passione, dedicandovi un tempo adeguato.”

IN TAVOLA UN PASTO LEGGERO E BILANCIATO

Cosa portare in tavola? La parola chiave è leggerezza. “Non è da escludere a priori una cena con più portate – suggerisce Michele Spaccarotella – ma a condizione che gli ingredienti utilizzati non sbilancino quanto assunto con i pasti precedenti. Nell’arco della giornata una cena-tipo non dovrebbe superare il 30% delle calorie totali assunte nella giornata, se, ad esempio, il pranzo ha previsto un primo piatto e se nel corso della giornata non sono mancate le occasioni per assumere altri carboidrati, lo schema secondo-contorno a cena è una buona base di partenza, magari con un dolce o della frutta, vista l’occasione. Niente schemi prefissati, pertanto, ma attenzione al contesto: ricordiamoci che è l’ultimo pasto del giorno e che deve nutrirci ma non appesantirci.”

SI AL POLLO: NON SOLO LEGGERO E DIGERIBILE, MA MIGLIORA ANCHE L’UMORE

Tra gli alimenti da portare in tavola, promosso il pollo, per diverse ragioni, come spiega il dott. La Fauci: “Si tratta di un alimento che contiene proteine ad alto valore biologico perché nella loro struttura presentano gli amminoacidi definiti “essenziali” che il nostro corpo non è in grado autonomamente di assumere e pertanto li deve introdurre con gli alimenti. La facilità con la quale, grazie al basso contenuto di tessuto connettivo e di grassi, il pollo si presta ad essere digerito, rende semplice la vita al nostro corpo che riesce così a disporre velocemente di questi preziosi amminoacidi. Uno di questi, in particolare, ci aiuta anche a creare un buon “clima” a tavola per i suoi effetti benefici sull’umore. Si tratta del triptofano, un amminoacido che aiuta il corpo a rilasciare la serotonina, una molecola in grado di contribuire a farci sentire più calmi e felici.

NON ESISTONO CIBI AFRODIASIACI, MA “CONTESTI AFRODIASICI”

Attenzione per il partner, saper ascoltare, capire cosa piace alla nostra dolce metà è il primo passo per creare un clima piacevole. “Più che singoli cibi mi piace parlare di ‘contesti’ afrodisiaci – spiega il nutrizionista – la dedizione e a cura che mettiamo nel preparare una serata insieme è un passaggio imprescindibile. Non possiamo poi sottovalutare il potentissimo effetto placebo che può essere generato dal credere o, meglio, voler credere ad alcune informazioni in base alle quali ad alcuni cibi vengono attribuite proprietà afrodisiache. I tre cibi-simbolo che si prestano bene a questo fenomeno sono il peperoncino, il miele e lo zenzero che hanno delle caratteristiche per cui gli si attribuiscono alcune proprietà.”

LA CENA IDEALE?  È A BASE DI CONDIVISIONE, FAMILIARITÀ, SORPRESA E … BUON CIBO!

Nella “cena ideale” ci sono alcuni aspetti che possono rivestire un fattore positivo, a partire dalla condivisione:Organizzare insieme un momento per la coppia ha un valore importante. Non solo cucinare, ma stilare un menù, fare la spesa insieme e dividersi i compiti sono piccoli gesti che contribuiscono a creare il clima giusto”, spiega il dott. Spaccarotella.  San Valentino può costituire un buon espediente per riscoprire e rivivere l’esperienza del corteggiamento e dell’innamoramento. Altri ingredienti che non possono mancare sono la familiarità, cioè “mostrare di conoscere le abitudini alimentari e i gusti del partner”, la sorpresa, come “sperimentare nuove ricette” e l’appagamento del gusto perché “certamente  mangiare bene migliora l’umore.”

Leggi tutte le ricette di San Valentino sul sito Vivailpollo

 

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