Il silicio per migliorare il benessere e la forza delle ossa dei polli

Un gruppo di scienziati della Nottingham Trent University hanno ideato un modo per sviluppare un supplemento alimentare a base di silicio destinato al pollame, che potrebbe garantire un miglior livello di salute e benessere a milioni di polli. La somministrazione del silicio avverrebbe in una forma che le rende sia assorbibile che utilizzabile a livello corporeo.

E’ noto che il silicio è essenziale alla vita e può migliorare l’integrità dei tessuti corporei: ma il silicio naturale spesso esiste in forme (silicato)poco utilizzabili dal corpo. Lo sviluppo di questo metodo potrebbe avere un impatto significativo nell’industria avicola, visto che permetterebbe di rafforzare lo scheletro e i tessuti del pollame.

Comprendendo tutti i fattori chimici alla base del processo di assorbimento del silicio da parte del corpo, il team ha sviluppato un processo che attraverso la combinazione di altri ingredienti chiave, è in grado di inserire anche in silicio nell’assorbimento dei nutrienti.

I polli utilizzati nel corso dei test sono stati alimentati con diverse dosi di silicio per identificare se lo stesso veniva assorbito dal corpo e raggiungeva le aree obiettivo. I ricercatori hanno scoperto che non solo l’ammontare di silicio che circolava nel sangue corrispondeva direttamente alla quantità presente nel mangime, ma anche che le ossa degli animali alimentati con l’integratore erano più forti di quelle del gruppo di controllo.

Secondo il team questa scoperta potrebbe aumentare il benessere di ogni tipo di avicolo, comprese le galline, oltre ad altre specie di vertebrati, per i quali è un problema lo sviluppo scheletrico e la rottura delle ossa, come per esempio i cavalli da corsa. Questa scoperta inoltre potrebbe essere utilizzata anche in medicina umana: basti pensare agli atleti che sperano di ridurre i tempi di guarigione, o agli anziani che corrono il rischio di fratture derivanti da cadute.

Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, ha coinvolto la Nottingham Trent University School of Animal, la Rural and Environmental Sciences e la School of Science and Technology.Infatti sebbene la selezione genetica sia finalizzata alla ri

Per la professoressa Carole Perry, responsabile del gruppo di ricerca sull’interfaccia dei materiali biomolecolari presso la Nottingham Trent University, i risultati raggiunti “sono davvero entusiasmanti: il 50% dei polli allevati ogni anno potrà migliorare il proprio livello di benessere, e stimolare l’efficienza produttiva del settore delle carni bianche, le più consumate al mondo”.

Fonte The Poultry Site

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