A settembre calo dell’Indice FAO dei prezzi alimentari e aumento delle scorte di cereali

Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla fao, grazie all’aumento delle scorte dei cereali di base, a settembre si registra il calo dei prezzi globali delle commodities agricole.

L’Indice dei prezzi alimentari della FAO ha infatti segnato una diminuzione dell’1,4% rispetto al mese scorso, e un calo del 7,4% rispetto al settembre del 2017.

L’Indice FAO dei prezzi dei cereali è calato del 2,8%, a causa delle previsioni di un ampio racconto di mais negli USA che ne hanno fatto calare le quotazioni all’export. In calo anche i prezzi internazionali del riso e del grano, quest’ultimo soprattutto a causa delle forti vendite e spedizioni dalla Federazione Russa.

L’Indice FAO dei prezzi degli oli vegetali ha segnato l’ottavo mese di declino consecutivo. I prezzi dell’olio di palma hanno registrato il declino più accentuato dovuto alle ampie scorte presenti nei paesi maggiori esportatori, e raggiungendo un valore inferiore del 25% rispetto ad un anno fa.

Di minimo rilievo invece il calo dell’Indice dei prezzi della carne rispetto ai valori di agosto.

Il Bollettino della Domanda e Offerta di Cereali, segnala un innalzamento delle previsioni di quest’anno per la produzione di cereali che raggiungerà i 2.591 milioni di tonnellate, un dato inferiore del 2,4% rispetto alla produzione record del 2017.

Le ridotte precipitazioni causeranno raccolti di grano inferiori in Australia e Canada, ma il calo dovrebbe essere compensato da una maggiore produzione in Algeria e nella Federazione Russa. La produzione di mais negli USA potrebbe invece raggiungere il secondo più alto livello mai registrato, compensando più che positivamente le revisioni al ribasso della produzione russa.

Per la stagione 2018/19, la FAO prevede un aumento dell’utilizzo globale dei cereali che raggiungerà i 2.647 milioni di tonnellate, una crescita dell’1,1% rispetto alle stime per l’anno precedente. Il commercio globale di cereali raggiungerà le 417 milioni di tonnellate, -1% rispetto ai valori record dell’anno commerciale 2017/18.

Alla fine della stagione nel 2019 le scorte cerealicole globali si assesteranno sui 751,3 milioni di tonnellate, al di sotto di circa il 7% rispetto ai valori record di inizio stagione, con prelievi di grano sostanziosi previsti in Unione Europea e Federazione Russa.

Fonte FAO

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