Ai suinetti cibo solido appena possibile

La forma dei mangimi somministrati ai suinetti è probabilmente importante quanto la loro composizione. Ciò almeno è quanto suggerisce la società olandese di mangimi Coppens che ha effettuato in proposito una serie ricerche in collaborazione con Cargill e il Centro ricerca della Wageningen University.

I ricercatori hanno raccolto numerosi dati scientifici sugli effetti che l’alimentazione ha precoce sullo sviluppo dell’intestino e sul microbiota dei suinetti. Nell’arco di un progetto di 4 anni chiamato “Early Foraging”, sono stati condotti test al fine di esaminare come fare in modo che i maialini da latte siano pronti per l’alimentazione solida il più rapidamente possibile. Questo approccio può infatti limitare i problemi legati allo svezzamento.

I primi risultati mostrano che in base alla tipologia, in termini di dimensioni e composizione, dei mangimi somministrati sono stati raggiunti effetti diversi. I suinetti alimentati con 2 tipi di mangime (incluso pellet di grandi dimensioni) hanno avuto un consumo totale più elevato di mangime solido e hanno anche consumato più mangime rispetto ai suinetti appartenenti al gruppo di controllo.

Un test di follow-up ha mostrato che l’assunzione precoce di mangimi solidi ha portato ad una colonizzazione accelerata di specifici microbi intestinali che scompongono i carboidrati complessi. Inoltre, lo studio ha dimostrato che il sistema digestivo era meglio sviluppato nei “mangiatori migliori caratterizzati da un pancreas più pesante e un intestino tenue e un colon più lunghi.

Il progetto è ancora in corso e durerà un altro anno e mezzo. I ricercatori useranno questo tempo per capire se e come possono rispondere al comportamento naturale e stimolare la curiosità dei suinetti offrendo loro cibo in modi alternativi.

Fonte All About Feed

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