Per gli USA prevista crescita in tutti i settori avicoli

In base agli ultimi dati rilasciati Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) nei prossimi 12 mesi gli Stati Uniti registreranno un aumento del 2% nel settore dei polli da carne, dell’1,7% nel settore delle uova e dello 0,3% nel settore del tacchino.

L’Usda afferma che il motivo principale sarà probabilmente un aumento del consumo interno, sebbene si preveda anche una crescita delle esportazioni di polli da carne e un aumento delle scorte e dell’uso di uova da tavola.

Nel suo Livestock, Dairy and Poultry Outlook di luglio, l’Usda afferma che le previsioni sulla produzione di pollame sono state riviste al rialzo. Gli analisti Sean Ramos, Kim Ha e Alex Melton hanno infatti dichiarato che rispetto all’anno scorso i pesi medi sono aumentati dell’1, 1%, percentuale che rappresenta quasi la metà della crescita della produzione.

Da maggio il numero di pulcini accasati ha registrato una forte tendenza al rialzo, grazie anche al numero di riproduttori pari a 59 milioni dal 1 giugno.

In termini di esportazioni, quelle di pollame potrebbero risentire favorevolmente delle tariffe messicane sulle carni suine made in USA. Negli ultimi anni le esportazioni di broiler in Messico, il più grande mercato degli Stati Uniti, sono diminuite costantemente, soprattutto a causa dell’epidemia di malattia di Newcastle negli allevamenti della California. Ma ultimamente le spedizioni verso il paese del Centro America sono riprese e si pensa che le tariffe messicane sulle carni suine statunitensi potrebbero rendere più appetibile la carne di pollo USA, su cui invece non vengono posti dazi, e far registrare una domanda crescente. Si prevede un aumento delle spedizioni anche verso altri importanti mercati, come Taiwan, Angola, Cuba, Canada, Guatemala e Vietnam.

A giungo, inoltre, i prezzi dei broiler hanno eguagliato i massimi storici raggiungendo il picco di 1,21 dollari per libbra.

Per quanto riguarda invece le uova, i prezzi risultano in aumento, così come le previsioni produttive, supportate dall’attuale stock di ovaiole presenti nel paese. A maggio la produzione di uova da tavola ha raggiunto i 661 milioni di dozzine, il 2% in più rispetto allo scorso anno. Sia per il terzo che per il quarto trimestre dell’anno si attende un ulteriore aumento della produzione di uova da tavola di circa 20 milioni di dozzine, e di altri 20 milioni per il 2019.

Anche le esportazioni di uova risultano in aumento, soprattutto nei confronti del Canada che quest’anno ha acquistato 4,2 milioni dozzine in più, in particolare uova in guscio.  Le esportazioni verso il Giappone sono aumentate di 3,6 milioni di dozzine e Hong Kong ne ha aggiunte alla quota normalmente assorbita, un altro 1 milione di dozzine.

In diminuzione invece le esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti e la Corea del Sud.

La nota dolente riguarda invece il settore dei tacchini con una produzione in calo rispetto al 2017: i prezzi bassi e gli alti livelli di stoccaggio suggeriscono un tendenziale calo della domanda rispetto agli ultimi anni. A maggio, per la prima volta in 8 mesi, risultano in calo anche le esportazioni sebbene il mercato estero rimanga relativamente più forte rispetto a quello domestico.

Secondo gli analisti per il 2018 il prezzo medio dovrebbe attestarsi tra 0,81 e 0,84 dollari per libbra, circa il 14% in più rispetto ai prezzi del 2017. Per il 2019 si prevede un aumento del prezzo medio che dovrebbe raggiungere 0,84 e 0,91 dollari per libbra.

Fonte World Poultry

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