Risoluzione dell’europarlamento sulle norme minime per la protezione dei conigli in allevamento

Sulla Gazzetta ufficiale europea C 263 del 25 luglio 2018 è stata pubblicata la Risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2017 sulle norme minime per la protezione dei conigli d’allevamento (2016/2077(INI).

Il Parlamento ricorda che nell’UE l’allevamento dei conigli è di norma altamente intensivo, sebbene le condizioni di allevamento e mantenimento dei conigli siano diversificate a seconda delle diverse finalità dell’allevamento stesso e delle diverse esigenze dei consumatori nei mercati degli Stati membri, che la dimensione delle gabbie varia in funzione dell’età e del peso degli animali. Questo fatture ha un impatto su movimenti degli animali e una loro limitazione può condurre all’indebolimento delle ossa o a lesioni dei cuscinetti delle zampe.

Nel tempo gli alloggi sono migliorati grazie all’integrazione di nuovi dispositivi ma alcuni modelli più datati di gabbie, ancora in uso, possono essere inadeguati rispetto agli standard odierni.
Nella risoluzione si legge che nel 2005 l’Efsa aveva concluso che i tassi di mortalità e morbilità dei conigli da allevamento risultavano notevolmente più elevati rispetto a quelli di altre specie da allevamento, a causa di infezioni enteriche e respiratorie e avvertiva dei maggiori rischi per la salute dei conigli stesi, derivanti dalla produzione al suolo rispetto a quella in gabbie, proprio a causa di infezioni parassitiche e coccidiosi. Se da una parte molti produttori e progettatori degli alloggi, hanno preso in considerazione le raccomandazioni formulate dall’EFSA, dall’altra vi è una carenza di cure e ricerche per far fronte alle malattie dei conigli da allevamento.

I conigli sono animali estremamente sensibili e possono soffrire di un ampio spettro di problemi relativi al benessere e alle malattie legate anche a inappropriate condizioni di allevamento e attualmente gli strumenti terapeutici a disposizione degli allevatori di conigli e dei veterinari per trattare i problemi sanitari che insorgono sono scarsi.

Anche l’alimentazione ha forti ripercussioni sul benessere e la salute degli animali e si ritiene, pertanto, che i conigli debbano avere un accesso permanente a una dieta equilibrata, con la giusta quantità di fibre.

Grazie alle rigorose norme europee i rischi sono attualmente limitati e in virtù della normativa vigente Direttiva 98/58/CE, gli animali malati dovrebbero essere immediatamente sottoposti a un trattamento medico, accompagnato dall’isolamento dell’animale nella convalescenza o seguito, se necessario, dall’eutanasia. E’ tuttavia importante prevedere corsi di formazione per le persone coinvolte in tutti gli aspetti della gestione degli animali negli allevamenti di conigli, nonché guide alle buone pratiche basate su analisi tecniche e scientifiche affidabili.

Per i conigli maschi svezzati per l’ingrasso e le femmine allevate in sistemi collettivi a parco si prevedono rispettivamente 750 cm quadri e 800 cm quadri, mettendo loro a disposizione un maggiore spazio per muoversi, interagire socialmente e giocare; inoltre le piattaforme nei sistemi collettivi a parco consentono ai conigli di evitare gli aggressori nascondendosi, con alloggi separati per le femmine durante l’allattamento di una figliata. Questi sistemi rappresentano un costo per gli allevatori, di cui occorre tenere conto fornendo assistenza finanziaria e quindi il Parlamento invita la Commissione a sostenere il settore cunicolo nei futuri bilanci dell’Unione.

Nella Risoluzione viene inoltre sottolineato che il trasporto è un’esperienza stressante per i conigli che dovrebbero essere nutriti e dissetati prima del loro trasferimento su lunghe distanze, dovrebbero disporre di adeguate quantità di cibo, acqua e spazio durante il tragitto; inoltre i tempi di trasporto dovrebbero essere limitati il più possibile. Invita pertanto la Commissione a monitorare l’attuazione e il rispetto della pertinente legislazione dell’UE, segnatamente il regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio sulla protezione degli animali durante il trasporto.

Il Parlamento riconosce gli sforzi compiuti dai produttori europei per ridurre l’utilizzo di antibiotici nell’allevamento di conigli ma ritiene che la coniglicoltura dovrebbe compiere uno sforzo significativo per promuovere un utilizzo responsabile degli antibiotici al fine di preservarne l’efficacia e prevenirne la resistenza. E’ quindi opportuno incoraggiare gli Stati membri a eliminare gradualmente le gabbie convenzionali di batteria in tutta l’UE, promuovendo nel contempo i sistemi di allevamento attrezzato che siano economicamente praticabili.
Solo attribuendo una maggiore importanza alla gestione e al monitoraggio degli allevamenti di conigli sarà possibile ridurre l’utilizzo di antibiotici e sperimentarne i conseguenti effetti positivi per la salute pubblica.

Infine il Parlamento, alla luce dell’elevato numero di conigli allevati e macellati nell’UE e delle implicazioni che i sistemi attualmente in uso per l’allevamento dei conigli comportano per il benessere animale, incoraggia la Commissione a elaborare una tabella di marcia verso l’istituzione di norme minime, sostenibili sotto il profilo finanziario, per la protezione dei conigli da allevamento. Tale tabella di marcia dovrebbe contenere tappe misurabili con relazioni periodiche e dovrebbe per lo meno prevedere i seguenti elementi:

  • l’elaborazione di orientamenti in cui figurino buone pratiche e la definizione di norme in materia di benessere animale per i conigli, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti nella produzione e di altri soggetti interessati al settore della coniglicoltura;
  • una raccomandazione della Commissione che tenga in considerazione le misure nazionali esistenti e che contenga, se del caso, proposte per un approccio comune dell’UE, in particolare per quanto riguarda la salute, il benessere e la stabulazione dei conigli;
  • entro un termine adeguato, una proposta legislativa sulle norme minime per la protezione dei conigli d’allevamento.

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