L’ispezione della DG SANTE in Brasile

La Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea ha pubblicato il report relativo all’ispezione svolta in Brasile lo scorso gennaio per verificare l’attuazione delle azioni intraprese dalle Autorità locali in risposta alle raccomandazioni espresse a seguito delle ispezioni svolte a maggio 2017.

Si fa riferimento, in pratica, alle azioni ispettive che hanno portato al cosiddetto scandalo “Carne Fraca” che ha coinvolto il sistema ispettivo brasiliano che si occupava delle esportazioni di carne verso l’Unione europea.

A seguito del primo report da dicembre 2017, il coinvolgimento di un numero sufficiente di veterinari ufficiali ha fornito, per il momento, le garanzie richieste dalla Commissione europea. Prima di questo coinvolgimento l’affidabilità dei prodotti brasiliani non poteva essere accertata, mentre attualmente i controlli ufficiali risultano capaci di individuare le non conformità rispetto ai requisiti dell’UE e sono seguiti da adeguate azioni di verifica.

La supervisione dei controlli ufficiali è notevolmente migliorata, sebbene in alcuni Stati non siano ancora stati raggiunti gli obiettivi richiesti. Il gruppo ispettivo europeo tuttavia ha stabilito che esiste la possibilità di migliorare alcuni aspetti, in particolare la verifica della componente relativa alla prestazione del personale coinvolto nelle attività di supervisione e audit.

L’ispezione ante mortem del pollame, compreso l’esame dei singoli volatili, viene ora eseguita da un veterinario ufficiale. Le procedure in atto inizialmente non erano conformi ai requisiti dell’UE in quanto veniva ispezionato solo il primo carico di animali provenienti dallo stesso allevamento. L’autorità centrale competente ha modificato le procedure di ispezione ante mortem che ora risultano in linea con i requisiti dell’UE.

L’autorità competente ha aggiornato gli elenchi degli stabilimenti autorizzati ad esportare verso l’Unione europea. Le disposizioni in vigore per la sospensione e la cancellazione dalla lista degli stabilimenti non conformi non garantiscono che, laddove giustificato, gli stessi stabilimenti siano rapidamente eliminati. Inoltre, non esiste alcun quadro per notificare alla Commissione la sospensione prolungata della certificazione.  Il gruppo ispettivo ha rilevato, contrariamente a quanto precedentemente evidenziato, buone azioni globali a livello di stabilimento e di azienda svolte a seguito delle notifiche di RASFF II da parte dell’UE.

Le spedizioni respinte al confine dell’UE sono ora controllate dall’autorità competente brasiliana e declassate per impedirne la riesportazione verso l’UE. Le procedure recentemente introdotte specificano come recuperare e gestire i prodotti appartenenti allo stesso lotto delle partite respinte. Tuttavia, queste procedure non indicano esplicitamente che i prodotti di questi lotti, rimanenti presso gli stabilimenti degli operatori alimentari, devono essere esclusi dalle esportazioni dell’UE.

Per quanto riguarda gli sviluppi che hanno fatto seguito all’operazione “Carne Fraca” delle autorità brasiliane, sono in corso procedimenti giudiziari e/o amministrativi nei confronti di funzionari (eventualmente) implicati: diversi funzionari risultano in carcere e tutti i funzionari sottoposti a procedimenti giudiziari sono sospesi dal servizio. Inoltre, il governo ha avviato una sostanziale riorganizzazione della struttura dei servizi, volta a rafforzare il ruolo e i poteri delle Cutorità centrali, aumentando nel contempo la sua supervisione e la sua efficienza. In definitiva, l’obiettivo è ridurre, a medio e lungo termine, il rischio di incidenti già verificati. La piena attuazione di questa riorganizzazione, e il costante reclutamento di veterinari ufficiali si basano su un sostegno continuo da parte del governo brasiliano.

Fonte Commissione europea

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