L’UE continua a essere leader mondiale nel commercio di prodotti agroalimentari

Con un valore del commercio agroalimentare pari a 255 miliardi di euro, l’UE conferma anche nel 2017 la sua posizione di maggiore esportatore e importatore mondiale di prodotti agroalimentari.

Lo scorso anno le esportazioni di prodotti agroalimentari dell’UE hanno raggiunto i 138 miliardi di euro, con un incremento annuo del 5,1 %. La Relazione annuale del 2017 sul commercio dei prodotti agroalimentari appena pubblicata indica che, con un valore delle importazioni pari a 117 miliardi di euro, l’UE presenta un avanzo commerciale netto di 21 miliardi negli scambi di prodotti agroalimentari.

Si stima che nel 2017 l’intera produzione del settore agricolo dell’UE sia ammontata a 427 miliardi di euro. La catena di trasformazione alimentare rappresenta il 7,5 % dei posti di lavoro e il 3,7 % del valore aggiunto totale dell’UE. La quota di esportazioni nella catena di valore della produzione è in continuo aumento e, in quanto tali, le esportazioni sono un elemento trainante per la crescita e l’occupazione del settore agroalimentare europeo.

Phil Hogan, commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “Il successo del commercio agricolo è chiaramente legato alle riforme della PAC che consentono ai produttori dell’UE di essere competitivi sui mercati internazionali, ma è dovuto anche al fatto che i prodotti dell’UE sono noti in tutto il mondo per essere sicuri, nutrienti, di elevata qualità e ottenuti in modo sostenibile. La nostra ambiziosa agenda commerciale – con i recenti successi dei negoziati con il Canada, il Giappone e il Messico – aiuta gli agricoltori e i produttori di generi alimentari dell’UE a sfruttare appieno le opportunità offerte dai mercati internazionali, riconoscendo nel contempo la necessità di fornire garanzie sufficienti per i settori più sensibili“.

Le esportazioni dell’UE sono aumentate verso tutti i nostri principali partner: Stati Uniti, Cina, Svizzera, Russia e Giappone. Recentemente la Commissione ha inoltre compiuto progressi su molteplici negoziati commerciali bilaterali, aprendo così ulteriori nuovi mercati per i prodotti agroalimentari dell’UE. Nel settembre 2017 è stato applicato in via provvisoria l’accordo economico e commerciale globale (CETA) con il Canada. Nel dicembre 2017 l’UE e il Giappone hanno stipulato un accordo di partenariato economico, attualmente in fase di ratifica, con molti vantaggi per il settore agroalimentare europeo. Nell’aprile 2018 è stato raggiunto anche un accordo in linea di principio con il Messico per modernizzare l’attuale accordo commerciale.

La Commissione aiuta inoltre gli esportatori dell’UE a individuare le opportunità di esportazione e a garantire accordi commerciali attraverso attività di promozione e missioni commerciali di alto livello guidate dal commissario Hogan. Nel 2017 e nel 2018 il commissario Hogan, accompagnato dai produttori dell’UE, si è recato in Canada, Arabia Saudita, Iran e Cina.

L’UE esporta un’ampia gamma di prodotti provenienti da tutte le parti della catena del valore, dalle materie prime e altri prodotti primari ai prodotti agricoli trasformati (come formaggi e vini) fino a prodotti altamente trasformati dell’industria alimentare, che testimoniano la versatilità del settore. I prodotti di punta dell’UE che guidano le esportazioni sono i vini e i superalcolici, gli alimenti per l’infanzia, le preparazioni alimentari, il cioccolato e la carne suina.

Per quanto riguarda le importazioni, negli ultimi anni l’UE è stata in grado di diversificare le fonti di approvvigionamento, con un calo della quota dei due principali paesi di origine (Brasile e Stati Uniti) a favore di altri fornitori. In sostanza l’UE importa tre tipi principali di prodotti provenienti da paesi terzi: merci non prodotte (o prodotte in misura modesta) nell’UE a causa delle condizioni naturali (quali frutta tropicale, caffè, ecc.), prodotti utilizzati principalmente per i mangimi animali e prodotti utilizzati come ingredienti di ulteriori preparazioni.

La relazione completa comprende anche una panoramica sui risultati commerciali dei principali partner dell’UE (Stati Uniti, Cina, Brasile, Giappone e Russia) e sui loro flussi commerciali con l’UE, nonché un capitolo relativo agli scambi e alla cooperazione con i paesi meno sviluppati.

Fonte Commissione europea

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