A Cibus le strategie dell’alimentare italiano

Apre il 7 maggio a Parma la 19° edizione di Cibus, il consueto appuntamento dedicato all’industria alimentare organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare.

Il fatturato dell’industria alimentare ha raggiunto i 137 miliardi di euro mostrando una crescita del 3,8%; l’export però cresce di oltre il 6% e ormai vale complessivamente oltre 41 miliardi di cui oltre 32 di prodotti finiti (dati 2017, Federalimentare e Osservatorio CibusExport). Con i consumi alimentari ancora deboli in Italia, l’export quindi diventa sempre più strategico.

Le esportazioni crescono in tutte le geografie, ma si registra finalmente un recupero di Russia, Spagna e Sud America mentre si mantiene estremamente sostenuta la crescita in Nord America e in Asia. Anche nel 2017 le voci merceologiche con le migliori performance meglio sono state formaggi, salumi, dolciario e spumanti, ma mostrano tassi di sviluppo molto interessanti le farine speciali, i preparati gastronomici e dietetici, distillati e acque minerali.

Nell’Anno del Cibo Italiano la filiera dell’agroalimentare celebrerà i risultati raggiunti e presenterà nuovi prodotti. In questa edizione di Cibus saranno presenti 3.100 espositori (+100 rispetto all’edizione 2016), in oltre 135.000 mq espositivi (con un incremento di +5.000 mq rispetto all’edizione 2016 grazie alla realizzazione di un nuovo padiglione temporaneo); sono attesi 80.000 visitatori professionali, di cui il 20% dall’estero, e, tra questi, 2.500 top buyers.

Mille i nuovi prodotti che saranno esposti a Cibus, mentre una selezione dei 100 prodotti più innovativi sarà esposta nel Cibus Innovation Corner, una nuova area di esposizione e confronto. Cresce anche il numero degli chef che cucineranno i nuovi prodotti per le defustazioni, sia nei singoli stand che nelle Food Court dedicate ai prodotti tipici regionali.

Le tendenze dell’alimentare saranno protagonista sia negli spazi espositivi che convegnistici: la continua crescita dei prodotti salutistici, ma anche dei ready meals; la richiesta dei consumatori focalizzata sia sui prodotti premium sia su quelli low cost. Cibus sarà l’occasione per fare il punto sulle tematiche più rilevanti: biotecnologie e ricerca scientifica nell’alimentare; innovazione e sostenibilità; prevenzione degli sprechi alimentari; le fake news nell’alimentare; la promozione all’estero dei prodotti italiani e la piaga dell’italian sounding; punto vendita fisico e vendite on line, come sarà il negozio del futuro; le frontiere del marketing nei punti vendita; i novel foods (insetti e carne coltivata); dove va il packaging; gli chef come influencer; ed altro ancora.

Cibus è tradizione e innovazione, con la stessa formula vogliamo raccontare lo straordinario patrimonio agroalimentare italiano” dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione Andrea Olivero, Vice Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali “Il Governo aveva posto, già in occasione di Expo2015, il traguardo dei 50 miliardi di euro di export entro il 2020 e fa piacere constatare che la tabella di marcia verso questo ambizioso obiettivo sia rispettata. Certamente il 2018, con le iniziative dell’Anno del Cibo italiano, rappresenta un’occasione per porre al centro dell’attenzione la grande eredità culturale che ci contraddistingue e contribuire alla crescita economica di un settore strategico per l’economia del nostro Paese”.

Antonio Ferraioli, Vicepresidente di Federalimentare (che terrà la propria assemblea generale a Cibus) ha presentato lo stato dell’arte del comparto agroalimentare: “Siamo nell’anno che celebra il cibo italiano e i dati di settore appoggiano pienamente l’importante investitura. Dopo un 2017 che si è lasciato finalmente alle spalle la crisi, infatti, anche per il 2018 l’agroalimentare sembra confermarsi il settore trainante dell’economia italiana crescendo di più e meglio di altri comparti ed è proprio per questo che la valorizzazione e la promozione del nostro Made in Italy deve essere centrale non solo nelle politiche italiane, ma anche a Bruxelles dove si giocano le battaglie su cui si decide la nostra competitività“.

Un concetto che è stato sottolineato anche dal Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma: “Cibus sarà quindi l’espressione apicale dell’Anno del Cibo Italiano, in ambito business. Un parterre espositivo unico nel panorama internazionale che esprime al meglio l’eccellenza della produzione agroalimentare italiana e che è, da sempre, la piattaforma privilegiata per l’export dei prodotti nazionali verso tutti i mercati obiettivo”.

L’impegno di Agenzia ICE per l’export alimentare è stato sottolineato da Ines Aronadio, Dirigente dell’Ufficio Coordinamento Promozione del Made in Italy: “L’export ha registrato un aumento del +7% sull’anno precedente e in vista della celebrazione del 2018 come l’Anno del Cibo italiano, l’Agenzia ICE, grazie alla sua diffusa rete di uffici all’estero e all’esperienza maturata in oltre 90 anni di attività di promozione del Made in Italy, è ancor più attenta nel cogliere le opportunità presenti nei mercati esteri per le PMI italiane. In occasione del Cibus 2018, registriamo la presenza record di 370 buyer opportunamente selezionati ed invitati dalla rete estera, d’intesa con Fiere di Parma“.

Fonte Cibus

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