L’USDA prevede di ritirare la nuova normativa sulla zootecnia biologica

Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) sta pensando di sottoporre a commento pubblico il suo intento ritirare il regolamento definitivo sulle pratiche di allevamento del bestiame e del pollame biologico (OLPP) pubblicato nel gennaio 2017.
L’USDA ha dichiarato di ritenere che la versione finale dell’OLPP superi la propria autorità statutaria e vada oltre l’intento della Legge sulla produzione degli alimenti biologici. Se il ritiro diventasse effettivo rimarranno efficaci le esistenti normative sul bestiame e sul pollame.

La versione finale dell’OLPP del gennaio 2017 tende a stabilire alcune pratiche di produzione, trattamento e trasporto per il pollame e il bestiame allevati in sistemi biologici. Dopo diverse modifiche ed estensioni, la norma sarebbe diventata effettiva il 14 maggio 2018.

La posizione dell’USDA ha suscitato reazioni contrastanti. Il senatore Pat Roberts, presidente della Commissione per l’agricoltura, la nutrizione e la silvicoltura del Senato, ha affermato di aver a lungo ritenuto che la normativa finale proposta fosse una cattiva idea e che il suo ritiro è un passo nella giusta direzione. “Con la saggia decisione dell’USDA di ritirarla  i produttori biologici di bestiame e pollame biologici possono stare tranquilli che non saranno costretti a cessare l’attività a causa di una ulteriore ed onerosa normativa” ha specificato Roberts definendo la norma “un regolamento indesiderato e non necessario” e con il “grave potenziale di costringere i produttori zootecnici biologici a chiudere le aziende, aumentare i prezzi pagati dai consumatori per gli alimenti biologici e aumentare malattie e mortalità degli animali“.

D’altro canto Rob Larew, Vicepresidente senior per le politiche pubbliche e le comunicazioni della National Farmers Union (NFU) ritiene che la norma proposta migliorerebbe la coerenza e l’integrità delle pratiche di allevamento e di etichettatura biologica. “Quella dell’USDA è una decisione molto deludente sia per gli agricoltori che per i consumatori americani. Attualmente, ci sono troppe incongruenze sul modo in cui i certificatori biologici applicano gli standard di benessere degli animali. Queste, a loro volta, mettono in pericolo l’integrità del marchio biologico e generano confusione nei consumatori. La regola dell’OLPP avrebbe contribuito a mitigare queste preoccupazioni standardizzando le pratiche di allevamento in un programma nazionale volontario biologico. Esortiamo l’USDA a trovare una soluzione che garantisca ai produttori biologici l’integrità dell’etichetta biologica. Allevatori di piccole dimensioni, allevatori commerciali e consumatori devono tutti beneficiare di un’etichettatura alimentare accurata, precisa e coerente“.

Fonte WattAgNet

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