L’influenza aviaria e le pressioni sulle imprese avicole cinesi

L’influenza aviaria ha indotto uno dei maggiori allevatori avicoli della Cina a scegliere a una nuova razza di broiler e ad aumentare le vendite di carni di pollame refrigerate. I risultati aziendali di Wen Foodstuff Group Co Ltd , relativi al terzo trimestre 2017, evidenziano per i primi nove mesi dell’anno, un calo dei profittidel 63%; uno dei motivi principali di questa riduzione è l’impatto che il ceppo H7N9 dell’influenza aviaria ha avuto sulla produzione, in particolare nella prima metà del anno.

Per tentare di fermare la diffusione dei continui focolai e dei numerosi casi umani registrati, le autorità cinesi hanno chiuso i mercati di uccelli vivi presenti in tutto il paese, mossa che ha avuto un effetto enorme sulle vendite dei polli tradizionali locali, quelli con le piume gialle. Reuters ha riferito che il Gruppo, che nella prima metà dell’anno ha realizzato solo un quarto delle vendite di pollame, aveva scelto i polli dalle piume gialle per adattarsi meglio ad un allevamento più professionale, e aveva stimolato un cambiamento nel consumo, e nelle pratiche di gestione.

Nel terzo trimestre di quest’anno le vendite sono diminuite solo dell’8% anno su anno, ma i redditi sono stati influenzati dai minori prezzi registrati per polli e suini.

All’inizio di questo mese, l’Istituto di ricerca veterinaria dell’Accademia cinese delle scienze agricole ha rilevato che il virus H7N9 sta mutando, rendendo l’infezione di animali significativamente più facile, soprattutto attraverso il contagio aereo.

Fonte WattAgNet

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