13 Stati USA contro la legge californiana sulla uova

La legislazione adottata in California 9 anni fa, ideata per promuovere il benessere degli avicoli, è stata contestata da 13 Stati USA che hanno presentato una mozione per chiedere alla Corte Suprema di bloccarla. La legge, che ha preso spunto da un iniziativa popolare, impone che le uova vendute nello Stato della California provengano da galline che, se allevate in gabbia, trascorrano la maggior parte della giornata in spazi abbastanza ampi da potersi sdraiare, alzarsi, girarsi e estendere completamente gli arti.

La mozione presentata si basa sul fatto che i requisiti della legge californiana violano la clausola commerciale fra gli Stati definita della Costituzione degli Stati Uniti e sono contrari alla legge federale.

L’azione giudiziaria è guidata dal Procuratore generale del Missouri Josh Hawley e sottolinea che la normativa contestata è costata ai consumatori, a livello nazionale, fino a 350 milioni di dollari l’anno, a causa dell’aumento dei prezzi delle uova registrato dal 2015, anno in cui è entrata in vigore.

Quando i produttori di uova dello Stato della California hanno espresso la preoccupazione che la normativa potesse metterli in una situazione di svantaggio competitivo, i legislatori statali hanno esteso gli stessi standard anche alle uova provenienti da altri Stati.

Si tratta della seconda mozione contro questa normativa, e fa seguito al veto che un gruppo giuridico federale ha posto lo scorso anno su un argomento simile in una causa avanzata da 6 Stati. L’attuale mozione è firmata anche da Alabama, Arkansas, Indiana, Iowa, Louisiana, Nebraska, North Dakota, Oklahoma, Texas, Utah e Wisconsin.

L’azione legale arriva in un momento in cui gli attivisti per i diritti degli animali stanno spingendo gli allevatori a richiedere una produzione cage-free. Alcune associazioni hanno lanciato una petizione per tentare di ottenere le 365.880 firme necessarie ad ottenere misura sul referendum statale nel novembre 2018.

Fonte Poultry World

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